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Come aiutarsi con l’educazione

Quando stiamo aspettiamo la metropolitana e la gente si mette davanti alla porta, dove chi esce fa fatica, siamo al supermercato alla cassa, c’è gente, e invece di tenere il carrello verticale lo si lascia orizzontale, c’è ancora più caos! Crediamo che la realtà faccia a pugni con noi stessi, ma riteniamo che se tutti lo fanno sia giusto che sia così…ma l’educazione, dove è scomparsa?

L’educazione c’è, ma tutto ciò che è social spesso ce la fa dimenticare, ma siamo in molti ad essere assolutamente in asse con la cultura formativa ed empatica.

Negli anni settanta, Virginia Satir, ha postulato cinque libertà dell’uomo per vivere nel benessere più profondo:

  • vedere e capire ciò che è, anziché ciò che dovrebbe essere, che dovrebbe essere stato o che dovrebbe prodursi; riuscire a entrare in contatto con la realtà riducendo al minimo filtri e riduzioni mentali. Dobbiamo accettare il qui e ora nella realtà di tutti i giorni, per approfondirla in quello che è, così la nostra conoscenza sarà reale ed educativa;
  • aver il coraggio di dire quello che sentiamo e pensiamo; è quello che le loro “programmazioni” mentali inducono a credere sia opportuno sentire e pensare. Molte vite vengono rovinate perché uomini e donne di qualunque età o condizione non hanno la libertà di dire quello che sentono e pensano. Che si tratti di famiglia, della coppia, della vita professionale o delle relazioni amicali, tante persone hanno imparato a dire soltanto quello che sembra loro adatto alla situazione e alle persone con cui si trovano. Logicamente in questo caso l’educazione è relativa a ciò che penso gli altri pensano di te, per cui spesso sarà poco funzionale;
  • permettersi di provare ciò che si prova; siamo sempre al qui e ora, se ho dolore è giusto che ci sia e che lo accompagni dentro di te, rabbia tristezza, paura…, tutte emozioni che abbiamo e le possiamo gestire;
  • chiedere con chiarezza ciò che vogliamo; anziché aspettare che ci venga data un’ipotetica possibilità di farlo. A causa della loro educazione e delle loro credenze, molti sono coloro che vivono in una dolorosa illusione, convinti a torto che questa illusione sia la realtà. Non hanno ciò che desiderano, vivono male perché si impediscono di comunicare i loro bisogni e desideri, per cui bisogna chiedere con sincerità ciò di cui abbiamo necessità, l’educazione c’è e dobbiamo usarla nel miglior modo possibile;
  • mettersi in gioco in prima persona; la nostra presenza c’è, nella mente e nel cuore (sentire e razionalità). Gli uomini sanno intraprendere un cammino adeguato ed educativo, sanno agire e correre rischi, ma ci sono anche persone che non hanno idea di ciò che gli è stato insegnato come educazione e vivono mutilati di ogni ambizione, supponendo che tutto ciò che dicono gli altri sia adeguato anche per loro.

Sono libertà non facili da considerarsi totalmente, ma se ci crediamo davvero possono fare il benessere di molti, l’educazione dobbiamo svilupparla.

 

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