“Viaggiare è un esercizio che ha conseguenze fatali per i pregiudizi dell’intolleranza e la ristrettezza mentale.” Mark Twain
Un modo fantastico di stare al mondo, dove l’esplorazione della scoperta e della sorpresa ci fa armonizzare. Il viaggio una volta contemplava anche lunghi giorni, ormai in 1 giorno si va quasi dappertutto.
Il viaggio è un modo di imparare che non c’è solo una vita, contemporaneamente ci sono più vissuti, più ne conosciamo più condividiamo il nostro agito.
Il viaggio è una condivisione che uno fa per star bene, per uscire dalla nostra quotidianità, si attiva un percorso soggettivo su ciò che andremo a condividere; l’incertezza di un viaggio è quella che ci fa rendere felici di ciò che stiamo facendo, fa parte dell’adrenalina della vita.
Il viaggio ci rende capaci di aumentare le nostre capacità intellettuali, sociali ed emozionali, siamo fuori dalla nostra zono comfort.
Il viaggio è una crescita personale che ci rende creativi e la creatività aiuta tutti nello star bene.
Quando si rientra da un viaggio, ricordiamo tutto ciò che di bello abbiamo visto, a volte anche non bello, ma nell’insieme è un’esperienza stimolante, le capacità creative e intellettuali che abbiamo quando viaggiamo e quando torniamo dal nostro viaggio sono un progetto intellegibile del nostro star bene.
A volte serve un viaggio, fuori dai soliti contesti.
Il viaggio ci aiuta ad essere meno banalizzati da troppi contesti pregiudiziali, tutti siamo uguali non c’è nessun contesto più in alto di altri, ogni cultura è differente; a volte però la vita, in alcuni contesti sociali, ci fa comprendere che l’ignoranza delle persone che vogliono essere superiori agli altri porta alla guerra, e per certe persone andare in questi luoghi è un viaggio da affrontare. Il viaggio ci aiuta ad essere meno tristi, ci rinnova guardando il mondo in modo diverso